Oggi la neuropsicoanalisi è una realtà con cui si deve dialogare, riconosciuta anche dall’International Psychoanalitical Association
BUONE VACANZE
“…Le sofferenze familiari, come gli anelli di una catena, si ripetono di generazione in generazione finché un discendente acquista consapevolezza e trasforma la sua maledizione in benedizione…”
Alejandro Jodorowsky
Buon 2018
Violenza nelle relazioni
Presentazione dell’Antologia Racconti Amo promosso da Valletta Edizione e Ponte di Carta.
Presso il Caffè Letterario Vieni via con me, Via Colaneri, 9 Avezzano.
Terza Edizione del concorso per scrittori, il cui tema quest’anno è stato la violenza nelle relazioni
“…Abbiamo pensato che fosse necessario capire cosa rende maggiormente desiderabile, facile, scontato accedere alla violenza piuttosto che ad altre forme possibili di relazione. E abbiamo pensato di fare un piccolo esperimento: di chiamare degli scrittori a raccontare storie di violenza nelle relazioni. Nella nostra fantasia gli scrittori sono coloro che hanno il dono di raccontare il mondo dal punto di vista dell’emozione. Il racconto mette in scena il tema, non lo retorizza. Lo rende umano e lo fa cogliendo lo spirito del tempo…”
Brano tratto dalla prefazione a cura di Alessia Fedeli e Viviana Fini
Due parole sul desiderio
“Perché accada qualsiasi evento c’è bisogno di una differenza di potenziale
e ci vogliono due livelli bisogna essere in due, allora accade qualcosa […].
Un desiderio è costruire“.Deleuze
Nell’enciclopedia della psicoanalisi di Laplanche e Pontalis, la parola DESIDERIO viene distinta da bisogno che è rivolto ad un oggetto e si soddisfa con esso e domanda che è rivolta ad altri. Il desiderio è invece rappresentato dallo scarto tra bisogno e domanda. Scarto, quindi differenza, distanza da. Se andiamo a riprendere l’etimologia della parola desiderio Questo termine deriva dal latino e risulta composto dalla preposizione de- che in latino ha sempre un’accezione negativa e dal termine sidus che significa, letteralmente, stella.
Desiderare significa, quindi, letteralmente, “mancanza di stelle”, nel senso di “avvertire la mancanza delle stelle”, di quei buoni presagi, dei buoni auspici e quindi per estensione questo verbo ha assunto anche l’accezione corrente, intesa come percezione di una mancanza e, di conseguenza, come sentimento di ricerca appassionata. Leggi tutto “Due parole sul desiderio”